Gdpr, i comuni non a norma al 14 febbraio (provincia di Frosinone)

Written by on 14/02/2019

Sono molti i comuni in provincia di Frosinone che non rispettano la normativa sulla Privacy aggiornata al Gdpr nonostante sia un obbligo ben preciso per le amministrazioni pubbliche.

La normativa è chiara, chiarissima: il Gdpr, il nuovo regolamento sulla privacy europeo (regolamento numero 697/2016), entrato in vigore il 25 maggio 2018 in tutti i paesi europei (a cui è seguito anche un decreto legislativo, il 101/2018, da parte del governo italiano), è un obbligo di legge assoluto per le amministrazioni pubbliche.

Cosa che difficilmente sembra essere compreso dalla gran parte delle amministrazioni locali in Italia. Nonostante appunto facciano tutte una grande attività di raccolta dati, sia nella vita reale che nel digitale.

Per questa analisi partiamo con la provincia di Frosinone, sede centrale della nostra azienda, dove riscontriamo un altissimo tasso di mancato adeguamento al Gdpr:

Comuni, ecco chi non rispetta il GDPR

Tra i comuni maggiori della provincia di Frosinone risultano non “compliance” e con palesi e gravi violazioni al GDPR i seguenti comuni:

  • Cassino
  • Alatri
  • Sora
  • Ceccano
  • Ferentino
  • Veroli
  • Isola Liri
  • Fiuggi
  • Boville Ernica
  • Monte San Giovanni
  • Patrica

Risultano invece avere violazioni “leggere” al GDPR i comuni di:

  • Anagni
  • Ceprano
  • Pontecorvo
  • Castrocielo

Gdpr: Frosinone e Ripi ok

Ci sono poi anche comuni che sono quasi totalmente “compliance” e che rispettano in gran parte il regolamento Gdpr. A loro certamente va un plauso! Anche se delle leggere lacune ci sono ugualmente. I comuni virtuosi in questo senso sono:

Ebbene si, ad oggi i soli comuni che sembrano rispettare decentemente il nuovo regolamento sulla Privacy GDPR sono il comune capoluogo di Frosinone (anche se manca qualche accorgimento obbligatorio che fa la differenza!!!) e il comune di Ripi in provincia di Frosinone (anche qui qualche sbavatura).

Con il decreto legislativo 101/2018 il governo ha concesso una sorta di “proroga” di otto mesi a enti e aziende per adeguarsi completamente ma questa proroga riguarda solamente le sanzioni (il Garante e il nucleo operativo della Guardia di Finanza potranno avere la mano pesante da maggio) e non certo invece il rispetto della normativa (il regolamento europeo è in vigore dal 25 maggio scorso e non esistono proroghe di entrata in vigore di alcun tipo!). Il diritto alla Privacy e la protezione dei dati personali e sensibili è materia assai discussa ed importante al giorno d’oggi: fa specie sperò che alcune amministrazioni (molte) non rispettino quella che a tutti gli effetti è una norma di legge vincolante e fondamentale per i cittadini in qualità di interessati!


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